lunedì 4 ottobre 2010

Adiòsu....

In uno spazio senza cielo,
bosco fitto di ombre e poche luci,
inciampo e mi afferro,
e inciampando e afferrandomi
in una danza,
di passi improvvisati e lievi,
inciampando ho afferrato te.

Ti osservo,
ti annuso,
ti scruto,
e navigo,navigo
tra flutti ondosi di un
mare straniero.

Ti scorgo!!
E riconosco odori,
e luci di ombre....
di un'anima.

E in questo infinito
riconosco
le tracce indelebili di
chi ha contemplato l'orrore
e
non ha vissuto la liberazione della follia.
E savio e cosciente
continua il cammino.

E di quell'orrore
di cui conosco
ripari,
pericoli,
odori,
silenzi
e l'incapacità del dire.

E' in quei silenzi....
l'infinita bellezza della tua tenerezza al di là dei sensi,
e
la paura.

Inespressi,
ma fiammeggianti e vividi.


E allora qui ti aspetto.
Tra bufere o stelle
aspetto...

Aspetto per accogliere il tuo urlo
che sarà un sussurro
appena accennato.

E non troverai in me
l'espressione saccente
di chi sa,di chi ha già navigato in queste ombre,
ma
l'anima pioniera pronta al viaggio.

Quel viaggio
di ombre e poche luci,
affinchè alla fine dell'orrore
non ci sia strada,
ma
il delirio e l'onnipotenza del volo.

Non il volo sprovveduto di un Icaro,
nè dello sprofondato Lucifero
ma
il volo esperto e vibrante
del mortale falco.

E quindi,
di nuovo,
ancora,
affinchè tu ormai pronto possa tornare:
Adiòsu!!

Ti aspetto..
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