martedì 24 gennaio 2012

Una citazione

Premessa:

Ci sono, a volte nel nostro vivere, momenti in cui non c'è confine tra terra e mare, tra giorno e notte, e tutto è molto confuso, ed anche difficile dire delle emozioni che infuriano, veloci o lentissime a rallentare istanti e rendere il tempo così stantio da essere quasi nauseabondo...
I risvegli sono a volte solo la continuazione di un incubo notturno che si ripete, e fluttua e ti accompagna,a volte sentinella altre demone.
A volte, in questi momenti, giunge insperato un raggio luminoso, che sembra ridare contorni, forme, a tutto ciò che non sai riconoscere, non più, sia che si tratti di te stessa, sia che si tratti di quella pellicola incessante che scorre e di cui sei spettatore, vittima inerme...o protagonista, tuo malgrado.
Questo raggio luminoso, questa volta, mi è stato donato via mail da un amico, che mi  ha scritto la citazione che segue, e che voglio condividere.
Grazie!
E chissà..magari è raggio luminoso...non solo per me... 
Per essere grande, sii intero: non esagerare e non escludere niente di te. 
Sii tutto in ogni cosa. 
Metti tanto quanto sei, nel minimo che fai, come la Luna in ogni lago tutta risplende, perché in Alto vive.
Fernando Pessoa
Ode contenuta nell'Antologia: - Fantasie D'Interludio  -
Passigli editore, tradotto da Laura Naldini.
 
 

martedì 10 gennaio 2012

Sussurri

Ci sono sussurri che ritornano,
prepotenti,
invadenti.
Sussurri che sanno essere urla nel vuoto
o schegge tra corpi..
Ignorati,
cercano rifugio,si celano,
preparano vendetta.
Altri devastano,
annientano.
Ed altri ancora...
si insinuano
tra le pieghe dei pensieri
e come rivoli,
all'apparenza innocui,
si intrufolano
e amichevolmente
chiedono,
pretendono,
e...
esplodono!
Mancanza...
feroce mancanza
ritorna
e
cerchi l'illusoria risposta.
E ritorni
ritorni ai pensieri,
ai cumuli di cenere,di sempre,
alla vista
di corpi esanimi
a quella valle deserta
che non ricordi,
ma di cui memoria ricorda.
Pelle ricorda,
colori si affollano
e desideri insoddisfatti
si rincorrono
nel labirinto
di quell'anima che pareti
non ha,
di sensi che chiedono
di ritornare all'oblio,
di quel non sentire
che tutto rende insapore,
inodore,
facile.
E luce ed ombra,
notte e luce
si alternano
ma non occhi per vedere,
né c'è ascolto..
Estranea..
ed ancora una volta, come sempre,
straniera in terra straniera.
In un te che non sai,
dove,
come, perché..
non spazio,
né tempo,
solo..
te...
nell'ombra
dell'amante di sempre
molto desiderata,
rincorsa,
ma sempre distante,
e mai raggiunta.
E desideri il suo abbraccio
mancato.
E ritorna..ritorna
come sempre..
e come sempre
l'unico suono, unica note battente:
i sussurri..
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