martedì 15 maggio 2012

Una citazione....su una umanità "che ci infastidisce"


Capita,
mi capita a volte, di essere invasa da emozioni e pensieri
a cui non riesco dare voce.
Non per questo in me silenziosi, tutt'altro!
Il silenzio,
il mio silenzio è un qualcosa che non posso permettermi, che non mi è concesso...
Mi sono concesse pause, sempre troppo brevi e mai silenziose,
e allora quasi sempre cerco,
cerco, senza accorgermi
un modo, un volto, una frase,un dipinto....
che dia, appunto, voce, o urlo,
a quel turbinare costante, 
ribelle che è in me.
Quando accade,
è un respiro,
un respiro dell'anima, che trova ossigeno dopo una lunga apnea.
E' un brivido
che mi invade e mi percuote.
E' il colore mancante che sempre il pittore crede, vede nel suo ultimo quadro,
l'esitazione,
il dubitare,
della perfezione mancata.
E' questo che mi è accaduto nell'inciampare,
ed è stato un inciampare, che ti fa ruzzolare,
nello scontro-incontro
con questo scrittore cubano.
C'è un dire, un modo in esso, che permette una comunicazione diretta senza veli al mio sentire, senza ostacoli,
che non è fatto di parole, la lingua non è, e non fa la differenza..è un comprendersi che va oltre...
E' questo che provo sfogliando i suoi pensieri, i suoi scritti e che voglio condividere.
Sperando che anche per voi sia "quel" brivido...

Io

Io sono quel bambino dalla faccia rotonda e sporca
che ad ogni angolo ti infastidisce con il suo
"mi dai una monetina?"
io sono quel bambino dalla faccia sporca
certamente non voluto
che da lontano contempla gli autobus
in cui altri bambini ridono forte
e fanno salti molto grandi
io sono quel bambino antipatico
certamente non voluto
con la faccia rotonda e sporca
che sotto gli enormi lampioni
o sotto le puttane anch'esse illuminate
o davanti alle fanciulle che sembrano levitare
proietta l'insulto della sua faccia tonda e sporca
io sono quel bambino di sempre arrabbiato e solo
che ti lancia l'insulto di quell'arrabbiato bambino di sempre e ti avverte
se ipocritamente mi accarezzerai sulla testa
io coglierò l'occasione per rubarti il portafoglio
io sono quel bambino di sempre
davanti al panorama di terrore imminente
lebbra imminente, pulci imminenti,
di offese e di crimine imminente.
Io sono quel bambino disgustoso che improvvisa un letto
con un vecchio scatolone e aspetta, certo,
che verrai con me.
Reinaldo Arenas Fuentes

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