lunedì 24 dicembre 2012

BUONE FESTE!!!

ECCE HOMO - Jeroen Anthoniszoon van Aken: Hieronymus Bosch

Descrizione
Condizioni di utilizzo immagine




Chi di essi meglio "ci rappresenta"? 

BUONE FESTE!!!
lunedì 3 dicembre 2012

Blade Runner

"Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare...
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione.
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire...".

Rutger Hauer (Roy Batty) in Blade Runner

mercoledì 28 novembre 2012

RIECCOMI!!! Ancora Grazie! ...Ed ancora Monologhi Urlanti

Rieccomi...
E va bene...
...
dopo aver ricevuto diverse lamentele, e  email, in cui mi sono state chieste motivazioni e spiegazioni sul perché avevo deciso di "chiudere"...e dopo  aver riflettuto, non  potevo non considerare le motivazioni e le ragioni di tutti.
E soprattutto il sentire di tutti!
Quindi rieccomi..
Ed in questo momento che per me,che forse a torto, sembra un monologo urlante...finché solo uno di voi mi chiederà di esserci, "sentirà" che io ci debba essere...ci sarò...
E ci sarò, con fatica, anche per me stessa, che come mi è stato detto,sussurrato, rimproverato:

 "la prima responsabilità ce l'abbiamo verso noi stessi".
E questo blog lo è... per me.

Immanuel Kant,filosofo tedesco, diceva che:

...le cose hanno un prezzo, le persone la dignità ("dignitas").
Ed anche:


..Nel regno dei fini tutto ha un prezzo o una dignità. Ciò che ha un prezzo può essere sostituito da qualcos’altro a titolo equivalente; al contrario, ciò che è superiore a quel prezzo e che non ammette equivalenti,  è ciò che ha una dignità...
Immanuel Kant - Da Fondazione della metafisica dei costumi





A Noi...dunque:


...Giorni e notti di eclissi
e fumo
e lacrime
lente,
incandescenti,
....
salate...
in cui si annega...
e paura strisciante
allarme che
ti indica che quell'antica frattura,
quella abissale profondità
è di nuovo presente,
vicina..
e il tuo passo,che altrove non può andare,
li ti conduce..
E'la ferita eredità di un sisma lontano,
ma sempre presente,
generato da quella solitudine che non ha voce,
che è silenzio.
Monologhi urlanti affetti da una solitudine
che nello stesso urlo solitudine non è....
La mia solitudine reale
è silenzio...
quel silenzio impermeabile a qualunque
pioggia,
lacrima
pugno.
Impermeabile al pensiero di alcuno,
e al fruscio di cose, angeli o demoni.
L'abisso,
nell'abisso cercarsi,
in esso rotolarsi,
in esso a volte spinta
da mani impietose o da parole
che vomitano solo incomprensione
con la presunzione e la noia della "Verità".
Ma il mio cammino
su questo ciglio, ciglio di abisso
è tornato...
ed è un buio tornare,
ed è un tornare con il buio senza stelle
ma è  un ritorno a me.
E continuerò su questo ciglio,
alla mia destra l'abisso di me,
e alla mia sinistra quella infinità di azzurro
che è tempesta: voce urlante di incitamento e coraggio
è passione : sussurri lenti e caldi che colorano l'anima,
è calma: note vibranti
è quel mare,
che si fonde al largo con il cielo
nella linea labile, confusa dell'orizzonte.
Ed andare...
E mi piace pensare e sperare che in questo mio andare
ci sarà il momento
in cui l'abisso mi sembrerà mare,cielo, linea d'orizzonte:
tempesta, passione,calma di me
e
seduta sul suo ciglio,
gambe penzoloni ed oscillanti,
al ritmo di quelle note che sono da sempre dentro me,con me sempre
lo guarderò...
guarderò in esso
come un equipaggio naufrago al faro insperato,
guarderò in esso...
e lo osserverò
...sorridendo!






 




lunedì 26 novembre 2012

Ultimo post!!

Salve,
è venuto per me il momento di andare..
Ringrazio tutti/e le persone che finora hanno, con passione o meno, con piacere o altro, investendo del tempo,seguito e letto fin qui..
Il viaggio in ogni caso continua...tempesta, bufera, o calma piatta che sia...e l'occhio a scrutare l'orizzonte...sempre...alla ricerca del Faro che indica "Terra!"
Grazie!
Vi lascio affinché vi accompagni, sempre che vogliate sia con  voi, una nota citazione di Camus, che preferisco non commentare...non credo ce ne sia bisogno:

 Quando si riesce a dare un nome alle cose si diminuisce la sofferenza nel mondo
                                                                                              A. Camus



Ancora un "Grazie"...di cuore.








giovedì 6 settembre 2012

Qui e Altrove

Qui ed altrove..
mai
sempre,
urlante e muta
arrabbiata oltre il limite
e anche lucida e calma come la superficie di un lago protetto.
In questo altrove
dove tutto si confonde,
si frantuma e si ricompone casualmente
cielo ed abisso
distanziati dal solito attimo di un pensiero che lascia
e l'altro che incombe invadendo.
Questi umani
chi sono..
cosa sono,
dove sono
è l'urlo e la rabbia di quel Polifemo
cieco.
Resa sorda, cieca
muta
una resa senza condizioni
ingloriosa,
e vele nere all'orizzonte
ammantate da quel cielo splendente
sprezzante del tutto.
In questo altrove,
non più presenze..
l'unica presente come sempre
è più di sempre
......
solitudine.
lunedì 2 luglio 2012

Citazione: Albert Camus

Non mi sono mai sentito così profondamente distaccato da me e così presente nel mondo nello stesso momento

venerdì 22 giugno 2012

...E in me trovo te e...

...E di quel che non riesco a sentire,
di te,
che non sento,
che non sei più,
che mai
ho creduto di perderti così...
nel silenzio.
Di quelle promesse,
dell'essere
con me
promesse mancate..
solo quello rimane..
sia di te,
che di me.
Mancanze,
e sogni
e ricordi tra tanti,
quando la notte era giovane
e la mia mano rubava il tuo bicchiere,
invano,
e stelle di cieli di spiagge
alla quasi aurora.
E di discorsi in latino,in greco
e di filosofi e filosofie
che nell'inoltrarsi delle ore notturne
assumevano  forme e odori
trasmettendo il senso dell'infinito
che rende l'uomo eterno,
al di là
dell'umano.
Al di la, sempre, delle colonne d'Ercole..
Consigliere e cavaliere della Vita,
dell'uomo.
Ippocrate di Kos fu il tuo compagno e maestro.
In queste mie tempeste,
senza più àncora,
e nave o legno,
naufragando
cerco..
ti cerco..
e
in me...
in me ti trovo,
ma la mancanza è feroce
ed in me...trovo 
te
e
la tua negazione.

In questo me
che a fatica riconosco..
mi aggrappo...
e nella notte
che come allora è ancora giovane
e non come allora, sola
osservo il silenzio,
e sento il buio
di questa notte senza stelle.
martedì 15 maggio 2012

Una citazione....su una umanità "che ci infastidisce"


Capita,
mi capita a volte, di essere invasa da emozioni e pensieri
a cui non riesco dare voce.
Non per questo in me silenziosi, tutt'altro!
Il silenzio,
il mio silenzio è un qualcosa che non posso permettermi, che non mi è concesso...
Mi sono concesse pause, sempre troppo brevi e mai silenziose,
e allora quasi sempre cerco,
cerco, senza accorgermi
un modo, un volto, una frase,un dipinto....
che dia, appunto, voce, o urlo,
a quel turbinare costante, 
ribelle che è in me.
Quando accade,
è un respiro,
un respiro dell'anima, che trova ossigeno dopo una lunga apnea.
E' un brivido
che mi invade e mi percuote.
E' il colore mancante che sempre il pittore crede, vede nel suo ultimo quadro,
l'esitazione,
il dubitare,
della perfezione mancata.
E' questo che mi è accaduto nell'inciampare,
ed è stato un inciampare, che ti fa ruzzolare,
nello scontro-incontro
con questo scrittore cubano.
C'è un dire, un modo in esso, che permette una comunicazione diretta senza veli al mio sentire, senza ostacoli,
che non è fatto di parole, la lingua non è, e non fa la differenza..è un comprendersi che va oltre...
E' questo che provo sfogliando i suoi pensieri, i suoi scritti e che voglio condividere.
Sperando che anche per voi sia "quel" brivido...

Io

Io sono quel bambino dalla faccia rotonda e sporca
che ad ogni angolo ti infastidisce con il suo
"mi dai una monetina?"
io sono quel bambino dalla faccia sporca
certamente non voluto
che da lontano contempla gli autobus
in cui altri bambini ridono forte
e fanno salti molto grandi
io sono quel bambino antipatico
certamente non voluto
con la faccia rotonda e sporca
che sotto gli enormi lampioni
o sotto le puttane anch'esse illuminate
o davanti alle fanciulle che sembrano levitare
proietta l'insulto della sua faccia tonda e sporca
io sono quel bambino di sempre arrabbiato e solo
che ti lancia l'insulto di quell'arrabbiato bambino di sempre e ti avverte
se ipocritamente mi accarezzerai sulla testa
io coglierò l'occasione per rubarti il portafoglio
io sono quel bambino di sempre
davanti al panorama di terrore imminente
lebbra imminente, pulci imminenti,
di offese e di crimine imminente.
Io sono quel bambino disgustoso che improvvisa un letto
con un vecchio scatolone e aspetta, certo,
che verrai con me.
Reinaldo Arenas Fuentes

giovedì 12 aprile 2012

Paure

"...Non fare quello che non puoi disfare,
sino a quando non avrai considerato quello che non potrai fare,
se lo farai..."

 Robin Hobb  Robin Hobb -Wikipedia-

L'Apprendista Assassino
Trilogia Lungavista

Dubbi..
a volte paure in maschera,
danzanti,
ben nascoste,
parassiti avvinghiati all'anima
zavorre che ci negano il cielo.
Quel cielo..
di un azzurro lucente,
poco al di sopra di quella
distesa plumbea
che gli occhi intravedono
distesa che l'anima fora.
..Oltre..
E i sensi ti raccontano,
ti sussurrano,
ti cantano di quell'azzurro
senza confini,
di quel vento che musica:
te.

Paure..
si affrontano..
Sempre.
C'è un tempo,
un tempo per ognuna di esse,
e quando esso arriva,
si affrontano...
non sempre sono battaglie vinte,
ma seppur sconfitti,non vinti,
vincitori
Sempre.
Molto più "in" noi stessi
piuttosto
"con" noi stessi.
Ed è in esso,
in questo stato di grazia
che seppur morenti,
siamo trionfanti.

E Draghi o Topi,
soffi di fuoco o fughe,
come
vento sferzante vele nuove,
spezza alberi maestri:
Impera la tempesta.
L'anima in questa autentica passione
Esplode...
e questo Cucciolo umano
si colma
di quella grandezza
dell'umano Eroe
che ancora una volta ci ricorda
che di quel celato soffio divino,
soffio di Drago,
siamo figli.
Ed i sensi si spandono..
oltre l'umano
si immerge in quella conoscenza
senza recinti, confini
ed in questo luogo impalpabile,
il nostro stato di grazia si sazia,
si soddisfa e..

..più non chiede.
martedì 24 gennaio 2012

Una citazione

Premessa:

Ci sono, a volte nel nostro vivere, momenti in cui non c'è confine tra terra e mare, tra giorno e notte, e tutto è molto confuso, ed anche difficile dire delle emozioni che infuriano, veloci o lentissime a rallentare istanti e rendere il tempo così stantio da essere quasi nauseabondo...
I risvegli sono a volte solo la continuazione di un incubo notturno che si ripete, e fluttua e ti accompagna,a volte sentinella altre demone.
A volte, in questi momenti, giunge insperato un raggio luminoso, che sembra ridare contorni, forme, a tutto ciò che non sai riconoscere, non più, sia che si tratti di te stessa, sia che si tratti di quella pellicola incessante che scorre e di cui sei spettatore, vittima inerme...o protagonista, tuo malgrado.
Questo raggio luminoso, questa volta, mi è stato donato via mail da un amico, che mi  ha scritto la citazione che segue, e che voglio condividere.
Grazie!
E chissà..magari è raggio luminoso...non solo per me... 
Per essere grande, sii intero: non esagerare e non escludere niente di te. 
Sii tutto in ogni cosa. 
Metti tanto quanto sei, nel minimo che fai, come la Luna in ogni lago tutta risplende, perché in Alto vive.
Fernando Pessoa
Ode contenuta nell'Antologia: - Fantasie D'Interludio  -
Passigli editore, tradotto da Laura Naldini.
 
 

martedì 10 gennaio 2012

Sussurri

Ci sono sussurri che ritornano,
prepotenti,
invadenti.
Sussurri che sanno essere urla nel vuoto
o schegge tra corpi..
Ignorati,
cercano rifugio,si celano,
preparano vendetta.
Altri devastano,
annientano.
Ed altri ancora...
si insinuano
tra le pieghe dei pensieri
e come rivoli,
all'apparenza innocui,
si intrufolano
e amichevolmente
chiedono,
pretendono,
e...
esplodono!
Mancanza...
feroce mancanza
ritorna
e
cerchi l'illusoria risposta.
E ritorni
ritorni ai pensieri,
ai cumuli di cenere,di sempre,
alla vista
di corpi esanimi
a quella valle deserta
che non ricordi,
ma di cui memoria ricorda.
Pelle ricorda,
colori si affollano
e desideri insoddisfatti
si rincorrono
nel labirinto
di quell'anima che pareti
non ha,
di sensi che chiedono
di ritornare all'oblio,
di quel non sentire
che tutto rende insapore,
inodore,
facile.
E luce ed ombra,
notte e luce
si alternano
ma non occhi per vedere,
né c'è ascolto..
Estranea..
ed ancora una volta, come sempre,
straniera in terra straniera.
In un te che non sai,
dove,
come, perché..
non spazio,
né tempo,
solo..
te...
nell'ombra
dell'amante di sempre
molto desiderata,
rincorsa,
ma sempre distante,
e mai raggiunta.
E desideri il suo abbraccio
mancato.
E ritorna..ritorna
come sempre..
e come sempre
l'unico suono, unica note battente:
i sussurri..
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