Guarderò le stelle
com'erano la notte ad Arles,
appese sopra il tuo boulevard;
io sono dentro agli occhi tuoi,
Víncent.
Sognerò i tuoi fiori,
narcisi sparpagliati al vento,
il giallo immenso e lo scontento
negli occhi che non ridono,
negli occhi tuoi,
Vincent.
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Dolce amico mio,
fragile compagno mio,
io, in questo mare,
non mi perdo mai;
ma in ogni mare sai
"tous le bateaux
vont à l'hazard pour rien".
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Roberto Vecchioni, Vincent
Nel battito ritmico della notte.......
Percorsi notturni,
voli sospesi,
un continuo rincorrersi
l'un l'altro,
in uno svelarsi di emozioni
e suoni vibranti,
cullarsi in onde
travolgenti
di spazi di memoria,
nuova,
frammentata
in vicoli dimenticati,
a volte anonimi
a volte ignorati
bui ,intensi, coinvolgenti
....................orfani.
Orfani nel presente
figli del passato
assenti e sempre presenti.
Presenti ed ingombranti
in un lucido, ed insolito succedersi
di immagini
di colori.
....E nel succedersi,
nel divenire
riscoprire,
riscoprirsi
in un continuo altalenare di
luce e buio
cielo e mare
e inattesi...
Invadere....
Invadersi....
non per l'euforia della conquista,
ma per il sapere...
e nella conoscenza
il senso dei sensi
esulta.
Esulta nel volo,
ed in esso abbracciare nuovi profili
imponenti, severi,
tenui confini
di terre vive e fertili.
In queste terre soggiornare,
terre memori
delle tue notti,
mare tempestoso
del tuo buio...
delle tue morti
ora
ti restituiscono
nutrimento,
vita....
e armi per
nemici antichi,con maschere nuove
da affrontare,
su viottoli impervi ed accidentati...
....in percorsi notturni.