venerdì 14 ottobre 2011

Sentire...Tempesta

Sentire...e Vibrare..e
di nuovo
vibrare...
gelo e fuoco..
E il tempo,
il suono
è memoria
pelle diafana di un tamburo
abusato.
E vibrare,
vibri...
e sentire
e senti

e offri una totalità
tua da sempre
che non sai perdonarti.

E quel fuoco che è divorante,
e il gelo...
che ti colma,
e non argini...
non fiume,
né mare,
è furia cieca...
tempesta.
Tempesta...
arrogante,
viva,
passionale...
vortici di colori, sensazioni, suoni
antichi e nuovi
e tempesta...
tempesta..
sia!
E che sia tempesta..
purché Vita,
come sempre qui..
per appartenerti, per appartenerci
in un camaleontico gioco di spettatori e attori.
E ancora fuoco..e gelo..
desertica immobilità
di una furiosa tempesta.






domenica 9 ottobre 2011

In questa notte...


In questa notte...
di stelle cadenti,
di un cielo buio e mare in tempesta,
i miei occhi ascoltano
questi respiri antichi, ormai gelidi
nelle pieghe delle loro vesti infuocate
cerco il battito del cuore, il soffio della vita..
Ed i miei occhi ascoltano....
e come sempre, nella secolare morte
nella loro apparente vita
cerco soffi di vita...
nel brivido fugace che in me nasce dall'ascolto,
mi illudo di scorgere un impulso di vita
e intorno ad esso le mie dita si serrano,
con forza e tenacia
appassionatamente,disperatamente,
tentano di trattenere l'attimo.
Eppure delicatamente fluisce tra le dita,
lasciando il vuoto nel pugno chiuso.
Saggio è lasciare ciò che
volontariamente, delicatamente,
desidera andare.
Lasciare andare a volte è l'unico modo
affinché il senso di quell'impulso ci appartenga,
affinché sia
pensiero libero, passione incontaminata in noi.
E gli occhi vedono,
…tornano a vedere
ed in quest'angolo desolato e solitario,
sola,
ascolto i rumori consueti della notte
che non ha veste infuocata
e racconta del buio quotidiano dell'umano e di poche stelle
molte di esse cadenti,spente,invisibili
ma mai arrese,mai vinte,
costantemente in lotta tra cieli ed abissi.
E tu....
tu, prendi da me i soffi di brivido di cui hai bisogno
e quando ormai soddisfatto
sii saggio: lasciami andare..
lasciami delicatamente,lievemente fluire
tra le tue dita
al vento...verso altri cieli,
altre dita.
Non temere,
non lascerò il vuoto.
Ed in questa notte,
in un brivido freddo
il mio senso si spegne,
e forse sapiente dei miei abissi
lascio andare...






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