venerdì 26 marzo 2010

Dimmi...

Dimmi...
E che questo poco chiarore ti basti,
i tuoi occhi cosa vedono?
E con quali occhi "osservi"?

Ed il tuo toccare,tastare,
e che la tua pelle ti basti,
dimmi...
in questo tuo contatto "conosci"?
E con quali mani?

Dimmi, ti ascolto....
offrimi della tua conoscenza
affinché io possa farne tesoro...
La tua anima
ha abbastanza strappi
per contemplarmi?

Dimmi, infine,
E che questo scroscio di fiume
sia musica e non rumore assordante,
Ami?
E con quale parte di te ami?
E dimmi,
ora mi vedi?
giovedì 25 marzo 2010

Il Fiume

E' con passo incerto
che proseguo,
è con l'usuale compagno:
             "il freddo"...
che mi illudo che la solitudine
              sia lontana
con sguardo assente
              incontro sorrisi e volti
intimamente estranei
e lontani.
Lunghe,stancanti e insoddisfacenti
           giornate si accumulano nell'anima
e nel cuore,
in ognuna
l'unico tatuaggio prezioso
è la denuncia delle "mancanze"...
briciole per il ritorno a casa,
a te,
"filo di Arianna",
filo di salvezza...
In questo mio sentire
mi perdo,
e maledico,
vorrei essere estranea,
essermi estranea
e lontana.
Il mio dubbioso,incerto incedere
deve arrestarsi:
un Fiume
blocca il cammino.
Acqua,vita...
nuovo sentiero da seguire
....verde in cui perdersi,
Fiume...non così...
Ferita che solca la Terra
illusione di speranza di vita,
miraggio di un oasi,
...tentazioni da assecondare.
Infiniti vuoti:
solitudine,
tristezza...
Perchè umano?
     Disumano è l'abisso!
Sedersi,
non per riposare,
non per decidere,
ma per aspettare che questa
disumana tentazione
"dell'impossibile andare avanti"
si allontani...
Ed ancora e sempre
e come sempre
e più di sempre
Sola...
Mi perdo nei sensi
e più non sento.
venerdì 19 marzo 2010

Il rifugio

Nella frenesia dell'andare....
nel lasciarsi trasportare da
odori,sapori nuovi, prima ignoti,
nell'inseguire lo stupore di
cieli, stelle, colori,misteriosi e nuovi
i tuoi passi percorrono vicoli labirintici
in compagnia di versi selvaggi che non riconosci.
Non c'è paura,
curiosità.... forse,
e non solitudine in questa moltitudine di canti e suoni...
Persa....
Sei persa, inebriata nei tuoi sensi,
colmi,saturi.
..........................
E' in questo andare
che ti ritrovi
in una radura
e in un istante, un istante fulmineo
esplode..
esplode la tua nuda,
sola, scheletrica verità...
la tua...
Non più cieli, stelle,colori,
ma una coltre buia e scura
che frena lo sguardo
Non più versi selvaggi compagni,
bensì belve feroci, minacciose, fameliche
e.....
freddo....freddo....freddo...
dell'anima nell'anima.
Esplode...
La solitudine....
il panico del sentirsi sola nel pericolo...
e freddo....ancora e sempre più freddo.
...............................................................
In questo stato di necessità
e bisogno
in un verso gentile,sussurrato
denunci il tuo profondo disagio,
denunci non per chiedere,
ma affinché si renda presente e cosciente a te stessa,
la realtà.
Inaspettatamente
in questo tuo vuoto,
una mano amica si tende,
ti si offre,
ti presta protezione,rifugio,
cura di te....
La voce amica....
Una voce che impone
chiarezza e discernimento,
ridefinisce i contorni del vuoto,del tuo vuoto,
ti fornisce armi per il tuo panico,
non sconfitto ma al momento domato...
e una coperta....una coperta ti avvolge,
l'anima si scalda al calore del gesto,
il corpo nel suo ritrovare il giusto equilibrio,
si rilassa, trova sollievo
cibandosi famelicamente e
saziandosi di quel "nuovo fuoco ardente".
................................................................
Memorizzando emozioni e sensazioni
affinché pronto,
velocemente pronto sia,
ad affrontare il nuovo freddo
che da lì a poco ritornerà.
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