venerdì 2 aprile 2010

Note deliranti dedicate all'unico Vulcaniano sopravvissuto

In questa notte  indaco
e da questo mio mare infinitamente freddo in cui non riesco ad affogare,
a te dedico queste mie note deliranti,
note di una musica incessante e onnipresente,
in me ferite,
di cui il ricordo sfugge
e memoria danza a mia insaputa,
che a te giungano...
si,a te animo gentile
giungano come vibrazioni silenziose
e colmando il tuo essere
allietino il tuo animo
e sazino il tuo udire
e di quell'udire che non appartiene all'orecchio,
ad esso strappino
un sorriso.

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