In questa
notte...
di stelle
cadenti,
di un
cielo buio e mare in tempesta,
i miei
occhi ascoltano
questi
respiri antichi, ormai gelidi
nelle
pieghe delle loro vesti infuocate
cerco il
battito del cuore, il soffio della vita..
Ed i miei
occhi ascoltano....
e come
sempre, nella secolare morte
nella
loro apparente vita
cerco
soffi di vita...
nel
brivido fugace che in me nasce dall'ascolto,
mi
illudo di scorgere un impulso di vita
e
intorno ad esso le mie dita si serrano,
con
forza e tenacia
appassionatamente,disperatamente,
tentano
di trattenere l'attimo.
Eppure
delicatamente fluisce tra le dita,
lasciando
il vuoto nel pugno chiuso.
Saggio
è lasciare ciò che
volontariamente,
delicatamente,
desidera
andare.
Lasciare
andare a volte è l'unico modo
affinché
il senso di quell'impulso ci appartenga,
affinché sia
pensiero
libero, passione incontaminata in noi.
E gli
occhi vedono,
…tornano
a vedere
ed in
quest'angolo desolato e solitario,
sola,
ascolto i
rumori consueti della notte
che non ha
veste infuocata
e racconta
del buio quotidiano dell'umano e di poche stelle
molte di
esse cadenti,spente,invisibili
ma mai
arrese,mai vinte,
costantemente
in lotta tra cieli ed abissi.
E tu....
tu, prendi
da me i soffi di brivido di cui hai bisogno
e quando
ormai soddisfatto
sii
saggio: lasciami andare..
lasciami
delicatamente,lievemente fluire
tra le tue
dita
al
vento...verso altri cieli,
altre
dita.
Non
temere,
non
lascerò il vuoto.
Ed in
questa notte,
in un
brivido freddo
il mio
senso si spegne,
e forse
sapiente dei miei abissi
lascio
andare...
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