mercoledì 28 novembre 2012

RIECCOMI!!! Ancora Grazie! ...Ed ancora Monologhi Urlanti

Rieccomi...
E va bene...
...
dopo aver ricevuto diverse lamentele, e  email, in cui mi sono state chieste motivazioni e spiegazioni sul perché avevo deciso di "chiudere"...e dopo  aver riflettuto, non  potevo non considerare le motivazioni e le ragioni di tutti.
E soprattutto il sentire di tutti!
Quindi rieccomi..
Ed in questo momento che per me,che forse a torto, sembra un monologo urlante...finché solo uno di voi mi chiederà di esserci, "sentirà" che io ci debba essere...ci sarò...
E ci sarò, con fatica, anche per me stessa, che come mi è stato detto,sussurrato, rimproverato:

 "la prima responsabilità ce l'abbiamo verso noi stessi".
E questo blog lo è... per me.

Immanuel Kant,filosofo tedesco, diceva che:

...le cose hanno un prezzo, le persone la dignità ("dignitas").
Ed anche:


..Nel regno dei fini tutto ha un prezzo o una dignità. Ciò che ha un prezzo può essere sostituito da qualcos’altro a titolo equivalente; al contrario, ciò che è superiore a quel prezzo e che non ammette equivalenti,  è ciò che ha una dignità...
Immanuel Kant - Da Fondazione della metafisica dei costumi





A Noi...dunque:


...Giorni e notti di eclissi
e fumo
e lacrime
lente,
incandescenti,
....
salate...
in cui si annega...
e paura strisciante
allarme che
ti indica che quell'antica frattura,
quella abissale profondità
è di nuovo presente,
vicina..
e il tuo passo,che altrove non può andare,
li ti conduce..
E'la ferita eredità di un sisma lontano,
ma sempre presente,
generato da quella solitudine che non ha voce,
che è silenzio.
Monologhi urlanti affetti da una solitudine
che nello stesso urlo solitudine non è....
La mia solitudine reale
è silenzio...
quel silenzio impermeabile a qualunque
pioggia,
lacrima
pugno.
Impermeabile al pensiero di alcuno,
e al fruscio di cose, angeli o demoni.
L'abisso,
nell'abisso cercarsi,
in esso rotolarsi,
in esso a volte spinta
da mani impietose o da parole
che vomitano solo incomprensione
con la presunzione e la noia della "Verità".
Ma il mio cammino
su questo ciglio, ciglio di abisso
è tornato...
ed è un buio tornare,
ed è un tornare con il buio senza stelle
ma è  un ritorno a me.
E continuerò su questo ciglio,
alla mia destra l'abisso di me,
e alla mia sinistra quella infinità di azzurro
che è tempesta: voce urlante di incitamento e coraggio
è passione : sussurri lenti e caldi che colorano l'anima,
è calma: note vibranti
è quel mare,
che si fonde al largo con il cielo
nella linea labile, confusa dell'orizzonte.
Ed andare...
E mi piace pensare e sperare che in questo mio andare
ci sarà il momento
in cui l'abisso mi sembrerà mare,cielo, linea d'orizzonte:
tempesta, passione,calma di me
e
seduta sul suo ciglio,
gambe penzoloni ed oscillanti,
al ritmo di quelle note che sono da sempre dentro me,con me sempre
lo guarderò...
guarderò in esso
come un equipaggio naufrago al faro insperato,
guarderò in esso...
e lo osserverò
...sorridendo!






 




4 commenti:

Roby ha detto...

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore. E' Alda Merini ma vorrei tanto averlo detto io per te Zaephir.

Roby

Zaephir ha detto...

Grazie!

v. ha detto...

Sono rimasta sola nella notte:
ho sul volto il sapore del tuo pianto,
intorno alla persona
il silenzio – che sul tonfo
della porta richiusa, a larghi cerchi
si riappiana.
Lenta nell’acqua oscura
del cuore –
lenta e sicura,
tra le alghe profonde
gli echi delle tempeste le lunghe correnti
le molli ghirlande di onde
intorno a inabissati
scogli –
lenta e sicura,
fino alle sabbie segrete giacenti
sul fondo dell’essere –
fida tenace, con i suoi tre bracci
lucenti
penetra l’àncora
delle tue parole:
– Tu aspetta me –

TU ASPETTA ME!

Zaephir ha detto...

E' sempre difficile riuscire ad entrare in contatto con il "sentire", con un certo sentire...ma non posso non apprezzare questo brano "L'ancora" della poetessa Antonia Pozzi.
Grazie!

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