giovedì 25 marzo 2010

Il Fiume

E' con passo incerto
che proseguo,
è con l'usuale compagno:
             "il freddo"...
che mi illudo che la solitudine
              sia lontana
con sguardo assente
              incontro sorrisi e volti
intimamente estranei
e lontani.
Lunghe,stancanti e insoddisfacenti
           giornate si accumulano nell'anima
e nel cuore,
in ognuna
l'unico tatuaggio prezioso
è la denuncia delle "mancanze"...
briciole per il ritorno a casa,
a te,
"filo di Arianna",
filo di salvezza...
In questo mio sentire
mi perdo,
e maledico,
vorrei essere estranea,
essermi estranea
e lontana.
Il mio dubbioso,incerto incedere
deve arrestarsi:
un Fiume
blocca il cammino.
Acqua,vita...
nuovo sentiero da seguire
....verde in cui perdersi,
Fiume...non così...
Ferita che solca la Terra
illusione di speranza di vita,
miraggio di un oasi,
...tentazioni da assecondare.
Infiniti vuoti:
solitudine,
tristezza...
Perchè umano?
     Disumano è l'abisso!
Sedersi,
non per riposare,
non per decidere,
ma per aspettare che questa
disumana tentazione
"dell'impossibile andare avanti"
si allontani...
Ed ancora e sempre
e come sempre
e più di sempre
Sola...
Mi perdo nei sensi
e più non sento.

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