venerdì 19 marzo 2010

Il rifugio

Nella frenesia dell'andare....
nel lasciarsi trasportare da
odori,sapori nuovi, prima ignoti,
nell'inseguire lo stupore di
cieli, stelle, colori,misteriosi e nuovi
i tuoi passi percorrono vicoli labirintici
in compagnia di versi selvaggi che non riconosci.
Non c'è paura,
curiosità.... forse,
e non solitudine in questa moltitudine di canti e suoni...
Persa....
Sei persa, inebriata nei tuoi sensi,
colmi,saturi.
..........................
E' in questo andare
che ti ritrovi
in una radura
e in un istante, un istante fulmineo
esplode..
esplode la tua nuda,
sola, scheletrica verità...
la tua...
Non più cieli, stelle,colori,
ma una coltre buia e scura
che frena lo sguardo
Non più versi selvaggi compagni,
bensì belve feroci, minacciose, fameliche
e.....
freddo....freddo....freddo...
dell'anima nell'anima.
Esplode...
La solitudine....
il panico del sentirsi sola nel pericolo...
e freddo....ancora e sempre più freddo.
...............................................................
In questo stato di necessità
e bisogno
in un verso gentile,sussurrato
denunci il tuo profondo disagio,
denunci non per chiedere,
ma affinché si renda presente e cosciente a te stessa,
la realtà.
Inaspettatamente
in questo tuo vuoto,
una mano amica si tende,
ti si offre,
ti presta protezione,rifugio,
cura di te....
La voce amica....
Una voce che impone
chiarezza e discernimento,
ridefinisce i contorni del vuoto,del tuo vuoto,
ti fornisce armi per il tuo panico,
non sconfitto ma al momento domato...
e una coperta....una coperta ti avvolge,
l'anima si scalda al calore del gesto,
il corpo nel suo ritrovare il giusto equilibrio,
si rilassa, trova sollievo
cibandosi famelicamente e
saziandosi di quel "nuovo fuoco ardente".
................................................................
Memorizzando emozioni e sensazioni
affinché pronto,
velocemente pronto sia,
ad affrontare il nuovo freddo
che da lì a poco ritornerà.

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