lunedì 16 agosto 2010

Apocalisse di una morte.

<<....Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse:
<< Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele..>>
Apocalisse 10,9>>


Si avvicina a gran passi,
bella,
seducente,
invitante.....
Vita!

Beffarda,
Traditrice,
commerciante di morte.
Sotto questa cupola di cielo e stelle,
di promesse chiamate "umani"
e....
sempre perse.
In questi intrecci di
fame e sazietà
di alternarsi di volere e nolere
estranea, curiosa osservo...
insoddisfatta silenziosamente mi allontano....

...E intanto l'acqua sale

Aspetto,attendo ignorando volutamente il pericolo perchè spero,
osservo,
desidero e ....spero..
nell'umanità mi perdo,
mi confondo,
mi inebrio....in essa sperando evaporo

...e l'acqua continua la sua ascesa,nera furiosa, prorompente

i sensi alterati,
ingannati,
persi nell'allucinazione
di un immaginario irreale di scelte
ridono, gioiscono,
si saziano di.....
.....di melma.
Duro è lo scontro!
Vigliacca e senza alcuna dignità la vittoria.
Impietoso il giogo!!
Ed il riso sperato,desiderato
si smaschera....
e diventa urlo...
un urlo taciuto...
urlo che non trova voce
e morente si perde......
.....negli assenti...
sempre giustificati e mai responsabili

....e l'acqua ormai alta,oltre il limite,
mi sommerge....

e l'urlo....ormai pianto
si frantuma
in quell'abbraccio mancante,
che mai sarà.

0 commenti:

Posta un commento

Commento

| Top ↑ |