venerdì 11 febbraio 2011

APNEA

"Quali luoghi?
Quali mondi?
Quali regni?"

Quali te?

Quale respiro in apnea
è abbastanza,
è sufficiente?
Respiro, alito di vita
profumo
di passione e rabbia
sapore agrodolce di una vittoria che porta con sé
sconfitta e morte

sapore...
amaro di sale.

E tu distesa,
a volte muta,
muta alle mie orecchie sorde
ululi e gemi,
buia, nera
come la vita che discende
e fa sperare,
immensa
che fai anelare un abbraccio,
che fai desiderare
il tutto
...
tu..
amante sempre insoddisfatta
sorda alle mie suppliche,
alle mie invocazioni
mi osservi.

Abisso
storia scritta delle notti di vite
di vite che si sgretolano
e si rifugiano
in memorie ormai lontane, assenti.
E osservi con
Riso,
ferita del volto,
sgorgante risata aristotelica
come lapilli invadi..
mi invadi affamata
del poco respiro rimasto.

Invoco il tuo buio
affinché non sia mio il gesto
che mi condanni
alla libertà,
eppur non senti..
e dentro me
promessa riluce e luccica
come vincolo
mi inchioda...

attimo di debolezza o speranza
fu quella promessa?
Respiro di vita e luce?
O persistente e diabolica
espiazione di morte?

Ancora una volta apocalisse di morte
o di vita?
Ancora una volta
credere,
sentire,
per sentire
che inizia
una discesa di cui conosci
il viottolo ed il vicolo.

E arriverà l'Aurora
ed ancora una volta, la luce
profanerà
il vero
di questo istinto,
ma arresa
attendi...
attendi un alba
L'alba..
in apnea
e che il respiro
sia sufficiente
è un desiderio lontano ed estraneo.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Apnea è attesa… un’attesa che non può essere lunga. Zephir è sospesa e resta in ascolto, ma di cosa? Delle sue passioni, delle sue angosce. Soprattutto è in apnea con la sua solitudine. L’alba, l’aurora, profana ed invade con la sua luce la sofferente attesa, ma non libera, bensì ottunde soltanto la meditazione.

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